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Diatriba sul Potere del Cervello (parte 2)

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11839460_lAbbiamo visto nell’ultimo articolo che a livello di “cellule cerebrali” il cervello tu lo utilizzi sicuramente al 100%, e non solo al 10%.

Questo è poco ma sicuro.

Ma è giusto misurare il tuo potenziale in questo modo?
Tu e il tuo Cervello siete davvero soltanto un “insieme di Cellule”?

Sarebbe come dire che tu sei solo un insieme di organi che camminano, e nient’altro.

Ti piacerebbe essere definito “un insieme di organi”?

Personalmente la trovo una visione piuttosto “miope” delle cose, e millenni di tradizioni olistiche (tra cui il Buddismo, l’Hinduismo), hanno dimostrato più volte come ci sia ben di più di questo.

In realtà, al di là dell’esperienza empirica provata da me e da migliaia di persone in tutto il mondo, ci sono anche molti buoni motivi per capire che stai usando solo una piccola parte del potenziale del tuo cervello.

Non una piccola parte di cellulare: una piccola parte di potenziale!

La prova è che ci sono persone che, con la stessa zona del cervello che utilizzi anche tu, “attivata elettricamente” esattamente come la tua, in realtà riescono a fare cose che tu non puoi fare.

 Scott FlansburgAd esempio Scott Flansburg, uomo in grado di fare calcoli a mente così complessi che nemmeno tu CON UNA CALCOLATRICE in mano sei in grado di essere più veloce.

O persone come Dennis Rogers, in grado di mostrare una forza quasi sovrumana, pur non avendo una massa muscolare così evidente.

O monaci Shaolin che riescono a sostenere il peso del proprio corpo su due dita, come Xi Xingsong

O persone in grado di avere una memoria prodigiosa NON DALLA NASCITA (!!), ma in seguito all’uso particolare della propria mente (e qui, senza andare tanto lontano, posso citarti una persona italianissima che conosco personalmente, Matteo Salvo).

Queste sono tutte persone che riescono a fare quello che fanno non usando il cervello in modo normale, ma solo dopo aver praticato particolari tecniche e esercizi di concentrazione.

Anzi a sentire loro SENZA tali esercizi, sarebbe impossibile fare ciò che fanno.

E, sempre a sentire loro, se anche tu ti impegni a fare i LORO esercizi puoi raggiungere risultati simili.

Io ho provato con la memoria e posso dirti che FUNZIONA.

Insomma: se usassi il 100% del potenziale del tuo cervello solo perché ci passa dentro elettricità, anche questi personaggi non avrebbero alcun bisogno di concentrarsi per fare quello che fanno.

Invece senza concentrazione: nulla di tutto questo per loro è possibile.

La cosa curiosa è che in qualche caso è stato analizzato con sofisticati macchinari come queste persone usano la propria mente.

E ci si è resi conto che a livello cellulare non sono poi così diversi da ciò che fai anche tu.

Quello che cambia è il modo di usare il cervello: non la quantità di cellule che usi!

Già questo ti dovrebbe far capire come un conto è “le cellule” che compogono un organo…un conto è quello che puoi fare con le cellule che lo compongono

Ma non è ancora tutto qui.
Infatti cosa mi diresti ad esempio se ti dicessi che…. hai in realtà DUE cervelli, e non uno?

Forse non ne hai mai sentito parlare: ma da studi scientifici sembra sia proprio così.

E’ stato DIMOSTRATO che esiste un SECONDO CERVELLO, intesa come RETE NEURALE “autonoma” e INDIPENDENTE dal cervello principale

Indipendente vuol dire che se lo “stacchi” dal circuito… in qualche modo funziona lo stesso.

Potente vero?

17911135_sBeh, questo secondo cervello è situato dove meno te lo aspetti: nella zona del cuore (ATTENZIONE: non si tratta di “buoni sentimenti” ma di un vero e proprio secondo cervello completo di circuito neurale).

Questo è stato dimostrato da una ricerca partita negli anni ’80 dagli scienziati Doc ChildreDr. Rollin McCraty in seguito accompagnati da altri numerosi scienziati di livello mondiale (anche qui basta una breve ricerca su Internet per scoprirlo da solo).

E’ stato dimostrato in pratica l’esistenza di un circuito a doppia mandata, dal cervello al cuore e viceversa.

Ecco come comunicano i due cervelli

I due cervelli comunicano e si influenzano vicendevolmente in 4 modi diversi:

  1. Neurologicamente (attraverso le cellule nervose contenute sia nel cervello che nel cuore)
  2. Biochimicamente (attraverso il rilascio di sostanza biochimiche)
  3. Biofisiologicamente (attraverso le onde di pressione)
  4. Energeticamente (attraverso i circuiti elettromagnetici emessi sia dal cervello che dal cuore)

Ma come sempre, questa è la funzione “meccanica”.

In realtà c’è molto più di questo.

Avrai sperimentato più volte anche tu come l’emozione si senta più “nel corpo” che nella testa (sintomi quali quel peso nel petto) vero?

Bene se è vero che l’emozione è in grado di influenzare la realtà (qui dovrei aprire una enorme parentesi, per ora pensa solo a cosa succede con “l’eccitazione” e quanto questa emozione ha il potere di cambiare fisicamente il tuo corpo)…

… allora nella zona del nostro secondo cervello accade più che semplice “regolazione dei bioritmi”.

Non è un caso se lì infatti si creino molte delle malattie psicosomatiche.

Dunque quello che possiamo sapere dalla scienza (che spesso arriva in “ritardo” rispetto alla nostra percezione intuitiva) è che esiste un secondo cervello nella zona del cuore

Nota bene: per la scienza questo una volta non esisteva.
Ora l’hanno scoperto, e allora esiste.

Capisci che questo è assurdo?

Non è che prima non esisteva e ora si.
E’ che prima non lo conoscevano (o meglio non lo ACCETTAVANO) e ora si.

Eppure da centinaia di anni antiche tradizioni (come quella cinese) parlano di chakra nella zona del cuore, di Tan T’ien, di energia, e ti fanno PROVARE su di te la potenza di tutto questo.

Quando lo PROVI, c’è poco da fare: lo senti e basta!
Se lo senti, esiste eccome.

Ma per noi occidentali se non lo dice uno scienziato vestito di bianco tutto questo non esiste

Bene: in attesa che un altro uomo con un camice bianco ci dica qualcos’altro su questo argomento (magari fra 50 anni), lascia che io ti dica quello che accade “empiricamente” (cosa che puoi sperimentare anche tu).

Oggi è possibile, agendo contemporaneamente sulle emozioni e sui pensieri, mettere in “risonanza” i due cervelli: quello situato nella zona del cuore, con quello della testa.

Dunque se parlassimo solo del cervello “classico”, è evidente come il POTENZIALE che usi nel tuo cervello sia molto sotto utilizzato

Ma se poi aggiungiamo il fatto che ESISTE UN SECONDO CERVELLO, di cui, nel migliore dei casi, non sei nemmeno consapevole, ma che è POTENTE, quasi più di quello “centrale”, nel regolare le EMOZIONI…

… beh, allora sembra chiaro che IL POTENZIALE che stai usando adesso della tua “macchina perfetta” è davvero molto, molto meno di quanto potresti

Altro che 10%: se arrivi al 3% è già tanto!
Ma c’è ANCORA DI PIU’.

Si, tu puoi usare il tuo cervello “centrale” in modo più completo e diventare più consapevole del ruolo del tuo “secondo cervello”.

18296970_lCosa accade se in qualche modo metti “in risonanza” i due cervelli?

Ovvero cosa accade se “crei un campo di energia” che mette in comunicazione la potenza razionale dei pensieri e modelli mentali con la potenza intuitiva del cervello nel cuore?

Beh, a quel punto (dico per esperienza personale) inizi a sperimentare cose chenon hai mai sperimentato prima.

Ovvero che accedi a livello intuitivo a un campo di energia ben più elevato rispetto a quello a cui sei abituato.

  1. Significa più intuizioni.
  2. Più sicurezza in te stesso.
  3. Capacità di analizzare le cose più veloce e precisa.
  4. Capacità di cogliere le opportunità.
  5. Addirittura di “attrarre” le opportunità giuste.
  6. E molto altro.

Noi abbiamo chiamato questo effetto “Cervello Quantico” per sottolineare l’effetto che questa influenza ha sulla realtà fisica.

cervellobluQuesto effetto, nota bene, non è da intendersi come la somma algebrica della potenza “meccanica” delle due reti neurali (una nella testa, una nel cuore).

Ma è invece da intendersi come la COMPOSIZIONE della potenza intuitiva del tuo secondo cervello con la potenza razionale del primo.

Questo è quello che noi chiamiamo “il cervello Quantico”.

Inutile dire che liberare questo tipo di potenziale ti permette di accedere a tutta una serie di possibilità nuove: apre una serie di campi di possibilità che oggi non puoi semplicemente raggiungere.

Io personalmente ho cercato per anni una strada efficace per sperimentare sulla mia pelle questo effetto.

E posso dire che, benché non sia ancora perfetta, l’ho trovata. E funziona.

Ho trovato il modo di “attivare” il cervello quantico, ovvero di mettere in risonanza i due cervelli, e l’ho sperimentato, anche in pubblico.

Non è magia: è solo utilizzare un insieme di tecniche di neuro scienze che erano già lì da anni, ma che nessuno aveva mai collegato in questo modo.

Abbiamo per la prima volta utilizzato questa particolare tecnica in pubblico nel 2013.
Gli effetti sono stati davvero strabilianti.

Chi ha provato ha sperimentato empiricamente (=sulla sua pelle) sensazioni di “possibilità” totalmente nuove, ed effetti tangibili sulla propria capacità di “pensare” e “intuire”.
Insomma: un “sentire” totalmente nuovo.

In realtà ci sono altre due cosi importanti da sapere sul “cervello quantico”

La prima è che richiede in qualche modo una “attivazione”.

Dove per attivazione intendo “rendersi conto che esiste, e iniziare a comunicare consapevolmente con quella parte addormentata di se stessi”.

Questo è un processo che per molti di noi che viviamo in occidente è obbligatorio, perché se noi non “sentiamo” una cosa facciamo fatica a crederci.

Ho creato a questo proposito una procedura precisa per “attivare”, solo la prima volta, il cervello quantico.
E’ un cosa che se sei in grado di immaginare semplici oggetti, puoi fare anche tu.

Ma la seconda cosa da sapere è che…

…non basta “attivare” il cervello quantico per iniziare a sperimentare effetti tangibili sulla propria vita.

Come sai già se ci segui da un po’, il cervello va programmato per aiutarci ad andare dove vogliamo.
Il Cervello Quantico non fa eccezione.

Programmare il Cervello Quantico

22125944_sA questo proposito sulla parte di programmazione esiste un modo diciamo “manuale” per farlo, e un modo più automatico (il modo più automatico l’abbiamo spiegato in Programmazione Subliminale Quantica, che infatti è una evoluzione successiva all’attivazione del Cervello Quantico).

Per quanto riguarda l’attivazione invece ho creato e sperimentato una tecnica abbastanza semplice, che dura pochi minuti ed è molto efficace.

E’ consigliabile farla con qualcuno che ti segue: per questo abbiamo organizzato dei seminari dal vivo per chi desidera farlo insieme a noi.

Tuttavia abbiamo anche registrato uno di questi seminari, per tutti coloro che sono timidi o troppo lontani per venirci a trovare!

Dunque, se lo vorrai, potrai provare anche tu questa tecnica, da casa tua.
A questo proposito tieni d’occhio le prossime comunicazioni.

Nel frattempo naturalmente, se hai domande o contributi da dare, sentiti libero di farle qui.

A presto


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